venerdì 22 gennaio 2010

...cosa ne pensate??

Ciao!
Comunicazione di servizio: per capire se questo blog è stato di vostro gradimento ho messo un sondaggio. Sarebbe utile avere un riscontro di coloro che hanno contribuito a mantenerlo in vita!
Grazie!! Laura

giovedì 14 gennaio 2010

...in conclusione!

Ciaoooo Mondo!
Sono trascorse un bel pò di settimane da quando ho aperto questo blog e devo ringraziare TUTTI coloro che l'hanno seguito e che hanno partecipato aiutandomi a definire meglio i miei interventi..
un Grazie a tutti!

é giunto il momento di concludere quest'esperienza!
L'esame di informatica si avvicina...aiuto!
Vi saprò dire l'esito sperando sia positivo, almeno per quanto riguarda il blog =)

Comunque ho pensato di fare un breve riassunto del percorso fin qui realizzato ( che parole altisonanti uso oggi! )

Cominciamo con il dire che gli Omicidi che avvengono in famiglia o comunque che sono legati al nostro quotidiano sono aumentati rispetto al passato.
Abbiamo visto degli esempi come Eika ed Omar di Novi Ligure, oppure l'omicidio recentissimo del piccolo Alessandro da parte della madre...
Poi abbiamo visto come molti omicdi in famiglia avvengano soprattutto al nord e al centro Italia e anche in questo gli esempi presi rispecchiano le statistiche...
...però il primo è stato premeditato mentre il secondo no.

Andando avanti abbiamo parlato della Famiglia e rileggendo le definizioni mi è saltata all'occhio una frase : "Il benessere della comunità dipende dal benessere e dal buon funzionamento della famiglia."
WoW! Ci abbiamo mai riflettuto? o pensiamo che tutto sia lecito??

...Parlando dei motivi per cui si commette un delitto ci siamo soffermati sulla GELOSIA che sembra quelo più "gettonato"...
...ed infine abbiamo trattato dei diversi casi un pò messi a confronto e di alcune storie che hanno caratterizzzato la nostra società...

...non voglio essere rindondante perciò concludo in velocità sperando che questi interventi vi abbiano aiutato a inquadrare meglio ciò che spesso pensiamo sia lontano da noi e che abbiate potuto riflettere su ciò che più vi ha toccato.
Forse sono un pò idealista con tutte queste speranze...chissà!

Adesso finisco di scrivere promesso!
Grazie ancora...
Laura!

PS: se desiderate scrivere o fare commenti fate pureeee

venerdì 8 gennaio 2010

... a 75 anni in carcere...

CIAOOOOO
Curiosando qua e là su internet, tra una lezione e l'altra, ho trovato questo sito www.ristretti.it che consiglio a tutti di andare a visitare e di leggere la rivista che il Carcere di Padova pubblica con gli interventi dei detenuti...
e ho scovato questa storia...ve ne riporto qualche pezzetto...

"La mia storia è cominciata così, tanto tempo fa: mio marito ed io ci fidanzammo quando lui aveva 23 anni ed io ne avevo 22. Quando poi ci sposammo non aveva una lira da parte, perciò ho sofferto la miseria in quantità, malattie, una vita dura. Con enormi sacrifici siamo riusciti ad acquistare il terreno per poter costruire la casa, ci siamo rimboccati le maniche e giù a mischiare ghiaia e cemento, ogni ora che mio marito era libero dal servizio, ogni lira che riuscivamo a far saltare fuori veniva impiegata lì. Io a un certo punto ricevetti un piccolo indennizzo per i beni abbandonati nell’Istria, a Pola, più un’elemosina che altro, che naturalmente investii lì. Ne sono usciti due appartamenti. La casa fu intestata a tutti e due, per cui eravamo proprietari entrambi.
...
Gli ultimi tre anni lui è cambiato da così a così, nel 1992, circa, ha cominciato a farmi qualche stupida osservazione ed è andato avanti così per un pezzo, poi ha iniziato a usare modi violenti, in una parola voleva farmi andar via di casa a tutti i costi e così la casa si è messo a spaccarla, a manomettere il riscaldamento, a staccarmi luce e acqua.
...
Lui ha cominciato a scappare di casa, andava via senza di me. Non ho mai capito il perché.
Tutte le notti tornava a casa ubriaco.
Mi chiamava puttana... e io gli dicevo di lasciarmi stare, e una volta l’ho graffiato sul viso e lui rideva. Poi mi ha preso per i capelli e tirava. Ma secondo me gli davano qualcosa. Era cambiato come il giorno e la notte: prima tante gentilezze, tante carezze, dopo è diventato per me tutto buio. Voleva vendere la casa, io gli chiedevo dove saremmo andati a vivere, lui non voleva rispondermi. Voleva dividere la casa con due porte, così non ci saremmo visti per niente. Siamo andati davanti al giudice, e il giudice ha stabilito che doveva passarmi 250 mila lire al mese. Mio marito non voleva darmi neppure quelli.
Quando siamo usciti dalla stanza del giudice, mio marito mi ha detto solo: "Spacco tutto". Ma già metà era spaccato. Aveva gli occhi da pazzo di rabbia, ma penso che era una rabbia fatta di meschinità, per la paura del giudizio dei suoi colleghi e amici.
Sono andata tante volte a denunciarlo, ma non facevano niente, perché dicevano che lui era a casa sua e poi se ne andavano.
...
Era a letto e mi minacciava; mi diceva: "Vedrai cosa ti faccio, puttana..." ...Allora ho preso un pezzo di legno, e con tanta rabbia glielo ho dato addosso, poi non si é più mosso. Allora sono uscita, ho preso dei sonniferi. Mi sono anche tagliata le vene, ma il sangue non usciva, si coagulava. Avevo tanta rabbia dentro. Sono tornata nella stanza dove giaceva lui. Ho anche tagliato la gomma di un tubo del gas, e mi sono distesa sul letto, accanto al corpo di mio marito."

...questa donna è in carcere ed ha settantacinque anni ed è stata condannata a 6 anni e 4 mesi per l'omicidio di suo marito...nonostante sia molto malata.
Dopo la tragedia però non ha esitato a chiamare per denunciare ciò che ha fatto...infatti dice:

"Ero troppo arrabbiata dentro di me, in quel momento volevo proprio fargli del male. Poi mi sono svegliata, e ho ricordato un po’ cosa era accaduto. Ho chiamato la Polizia, e ho detto: "Credo di avere ucciso mio marito", e poi ho dato l’indirizzo."

Questa signora ha passato molte sofferenze nella sua vita, vi invito a leggere la storia sul sito... però nonostante il suo gesto sbagliato e sicuramente condannabile si è sottoposta a giudizio per ciò che aveva fatto...
...questo può essere un esempio e magari ci può far riflettere...

domenica 3 gennaio 2010

...perdono...

CIAO!
BUON ANNO A TUTTI...è ARRIVATO IL 2010!

Chiedo scusa per l'assenza in questo periodo, voglio riprendere il filo del discorso e parlare in questo post del PERDONO.
Voi cosa pensate sia il perdono? Io ho sempre pensato di essere una personea abbastanza propensa a perdonare... se qualcuno mi fa un torto solitamente riesco a perdonarlo facilmente, ma mi chiedo lo farei lo stesso se nella ia famiglia succedesse ciò che è successo nella famiglia dei de Nardo??

Perchè il padre di Erika ha perdonato sua figlia per quello che ha commesso, non le ha fatto mancare le sue visite settimanali e ha seguito la figlia in questo "percorso" in carcere.
E così ha fatto con la sua casa, l'ha ripulita e ci è tornato a vivere!

Intanto Omar che ormai è un uomo, nelle carceri dove è stato ha studiato e si è diplomato...però non ha più contatti con Erika, la storia d'amore che l'ha travolto in questa tragedia è finita!
Ma Erika ha perdonato sè stessa? ed Omar ha perdonato sè stesso?
Chissà quali sono i sentimenti oggi di questi due ragazzi...e come vivranno la loro vita usciti dal carcere...

A presto!
Laura

giovedì 17 dicembre 2009


...Ciao!
Ho notato che il caso di Erika ed Omar interessa forse perchè è stata una storia sconvolgente, forse perchè erano due giovani e non ci si aspetta che dei sedicenni agiscano in questo modo.
Comunque ho cercato un pò di informazioni: Erika è stata condannata a 16 anni di carcere e Omar a 14, anche se dovevano essere rispettivamente 20 anni e 16, ma secondo le attenuanti essendo loro minorenni la pena è stata ridotta.
Anche se entrambi i ragazzi erano stati dichiarati secondo la perizia fatta in grado di intendere e di volere.
Inoltre dalle ultime notizie sembra che Omar uscirà la prossima primavera mentre Erika sarà a casa fra tre anni.
Come mai così presto??
Per quanto riguarda il padre le informazioni che ho scovato ve le comunico la prossima puntata...
...ciao
Laura

martedì 15 dicembre 2009

...Erika ed Omar...

Bentornati …
… oggi voglio trattare di alcuni spunti che mi ha dato il libro di cui vi ho accennato nell’ultimo breve post.
Quando si “analizza” un certo caso bisogna tener conto di molte variabili in gioco e G. Bettin infatti dice: “In una storia così, per capirci qualcosa, bisogna andare oltre… azzardare un passo nella tempesta di quella notte sanguinosa ma anche provare a perlustrare i giorni più ordinari che l’hanno preceduta e seguita.”

Allo stesso modo dobbiamo fare per poter comprendere o almeno cercare di capire ciò che ha spinto Erika, la ragazza di Novi Ligure, a commettere , con la complicità del ragazzo Omar i delitti della madre e del fratellino.
La ragazza aveva 16 anni all'epoca dell'accaduto e volontariamente ha accoltellato i suoi famigliari, escluso il padre che al momento era fuori casa, inventandosi poi una storia...
..."La sera del 21 febbraio 2001 verso le 20.30, due individui, senza mascheramenti erano entrati nella villa... Al momento del fatto erano presenti la moglie, Susy Cassini, e i figli, Ginluca di 12 anni, ed Erika, di 16. Secondo quanto dichiarato da Erika ,che era in forte stato di choc, uno dei due aggressori avrebbe sorpreso il piccolo Gianluca al piano superiore, mentre era in bagno."
Il ragazzino è stato trovato accoltellato nella vasca mentre la madre in cucina... Erika sembra sia riuscita a scappare ed avvertire i Carabinieri.
Questi però hanno "smascherato" la messa in scena dei due fidanzatini e hanno capito come si erano svolti davvero i fatti.
Erika era colpevole di omicidio così come Omar che l'ha assecondata nei suoi piani, ma come può una ragazzina di soli 16 anni archittetare tutto ciò?
Come può sopravvivere il padre ad una disgrazia come questa??

Il movente era il semplice non poter stare assieme? Non sentire quella "libertà" di cui tanti adolescenti ambiscono?
O semplicemente si volevano provare emozioni diverse? Si voleva rompere con il quotidiano??

Io non voglio dare giudizi, ma sono passati 8 anni e ancora questa storia rimane nella memoria...

se avete domande e curiosità scrivete...
a presto, Laura

venerdì 11 dicembre 2009

...tornare al passato...


Ciao a tutti!
...Cercando delle informazioni in più sull'argomento degli omicidi in famiglia ho trovato un libro in biblioteca, Eredi di G. Bettin in cui vengono presi in esame due casi particolari.
Uno di questi è quello di Erika ed Omar...
Vi lascio qui per ora due dei brevi prologhi che si trovano in questo testo, con la speranza di poter capire meglio anche queste vicende avvenute alcuni anni fa.

"Parlavamo sempre di avere più libertà. Avevamo pensato di scappare ma Omar era rimasto colpito dalla storia di un amico che era scappato e gli era andata male. A questo punto ci è venuto in mente di FARLI FUORI per stare lì nella casa."
Erika

"Io mi chiedo se proprio quei figli che noi siamo tentati di definire come mostri non siano invece i figli più logici, più sinceri, più coerenti al sistema di cui noi stessi siamo attori e protagonisti."
David Maria Turoldo