
Ciao, Bentornati!
L'altra sera ero a lavoro e di sfuggita ho sentito alla radio una notizia: una madre aveva ucciso il suo bambino in un paese vicino a casa mia.
Incuriosita il giorno dopo sono andata a comprare il giornale e dopo aver letto la notizia ho pensato di prendere questo caso come "esempio" e di seguirne gli sviluppi.
Per cominciare vi riporto l'articolo del Mattino di Padova di Domenica 22 novembre 2009, il giorno dopo il delitto:
"Una donna di 35 anni,Monica Cabrelle, ha ucciso a coltellate il figlioletto Alessandro di due. E' accaduto ieri sera: il marito era uscito a prendere le pizze; quando è rincasato, ha trovato la moglie in stato di trance,con il bimbo sulle ginocchia, ormai morto, e il coltello ancora in mano, sanguinante. Nell'altra stanza dormiva l'ultima nata, di tre mesi, incolume: i fiocchi rosa alla porta di casa ancora annunciano la cicogna ed è possibile che lo stress della depressione da parto sia stata la causa scatenante della tragedia."
Quest'articolo ovviamente è uscito in prima pagina, ma a pag 3,4 e 5 viene ripreso e viene data una prima approssimazione della causa del delitto e cioè la depressione post partum, i medici a riguardo dicono:"Diverse forme di depressione possono accompagnare la nascita di un figlio. I sintomi della depressione post partum possono trascinare una donna in uno stato di disperazione, confusione, esaurimento. E' una patologia grave che può condurre la donna a tendenze omicide o suicide. E' un evento che colpisce una madre ogni mille e che richiede un trattamento farmalogico accompagnato da psicoterapia."
E' sempre triste sentire una notizia così tragica, un bambino così piccolo che viene privato dal dono più grande che abbiamo: la vita!
E ne viene privato dalla propria madre.
A riguardo il sindaco di Curtarolo dice: "Credo che arrivare a prevedere e prevenire un gesto come questo sia impossibile... Non ci era mai giunta alcuna richiesta di aiuto, nessuna situazione di crisi in famiglia."
Anche credendo che questa madre sia stata presa da una forte depressione come è possibile che non abbia dato alcun segno prima di questa malattia?
Lascio a voi propormi qualche risposta!
Vi aggiornarò sul caso...
...comunque tutti i dati presenti in questo post provangono dal Mattino di Padova.
GRAZIE!
Ciaooooo
Lauretta
Ciao Laura!
RispondiEliminainizialmente ho sentito anche io questa notizia di sfuggita..che dire?Di sicuro non è il primo caso che fa scalpore, proprio per il fatto che la persona stessa che dà vita poi sia capace di toglierla. Non potremo mai sapere in profondità quali siano state le cause di questo gesto disperato, perchè probabilmente questa donna soffriva di un malessere profondo che neanche esternava alle persone che le stavano vicino. Come dice il sindaco, secondo me è improbabile che si possano prevedere questo tipo di gesti, ma sono dell' opinione che con l' aiuto di persone esperte, ma anche solo del sostegno della famiglia appunto, la depressione post partum possa essere curata. Ciò che mi sorprende di questa vicenda è però il fatto che la madre si sia accanita contro il figlio più grande, e non quello appena nato...chissà cosa è passato per la testa di questa donna..
quale figlio non voleva?
e che tipo di sostegno familiare ha questa persona?
interrogativi alle quali è difficile dare una risposta..
grazie Laura per le delucidazioni sul caso, tienici aggiornati!
Chiara
Ciao carissima!
RispondiEliminaAllora..penso che, depressione o no, togliere una vita ad una creatura a cui in precedenza l'hai donata sia un gesto imperdonabile..
Non credo sia una giustificazione, anzi!
Certo non si possono sapere i pensieri che giravano nella testa di questa donna, e forse non si sapranno mai (mi viene in mente il caso di Cogne)
Concordo con il primo commento..è strano pensare che la sorte sia toccata al maggiore, e non alla più piccina, che probabilmente è stata la "causa" di questa depressione..
Un bacio!
Ciao Ragazze!
RispondiEliminagrazie per gli interventi che avete fatto, effettivamente è da chiedersi come mai Monica (la madre) non abbia reagito nei confronti della sua neo-nata colpendo invece Alessandro, magari in questi giorni i magistrati e i carabinieri o forse gli psichiatri capiranno il motivo.
Comunque voglio riportarvi un breve pezzo uscito sul giornale di oggi: "La madre che uccide il figlio è la negazione stessa dell'iconografia della Buona Madre. Delle attese collettive, che le conferiscono il solo potere d'amare. Disconoscendo in lei ogni pulsione aggressiva, che pure la abita in quanto essere umano... Un punto nodale dell'esistenza d'una donna, qual'è il mettere al mondo un figlio, può far esplodere, spesso in modo silente, moti e rivoluzioni, che incidono profondamente sull'organizzazione della sua personalità. All'improvviso destrutturandola."
Aspettiamo per saperne di più... a presto
ciao..
RispondiEliminaSono rimasta un pò sconvolta da questa notizia, che purtoppo non è la prima che si sente. Proprio oggi ho ascoltato un'intervista che parlavano appunto di quanto pericolosa sia la mente umana, la psiche di una persona fino a che livelli può arrivare, addirittura all'omicidio. Può sembrare una banalità e spesso viene sotto valutata da tutti noi, ma è un serio problema che emmerge nella società. Cosa si può fare per evitare queste tragedie???
Forse qualcosa si può fare per evitare queste tragedie.. non sempre, però sempre di più il disagio viene vissuto in maniera estrema dalle persone che non sanno più affrontarlo!
RispondiEliminase stessimo più attenti a chi ci sta attorno probabilmente qualcosa si potrebbe prevenire.